Valutazione della sordità per l’INPS

IPOACUSIE 

Le perdite uditive monolaterali e bilaterali pari o inferiori a 245 dB dovranno essere valutate utilizzando la tabella allegata, i cui valori percentuali derivano da una semplificazione e rielaborazione (con arrotondamenti in eccesso o in difetto) della tabella per le perdite uditive monolaterali o bilaterali propostedal Committee on Conservation of Hearing secondo il metodo A.M.A. 1961. Alla sordità monolaterale totale viene attribuito un punteggio di invalidità del 15%, alla sordità bilaterale totale un grado del 58.5%. Li' dove i valori percentuali in tabella siano espressi da numeri decimali con frazione di mezzo punto sara' a discrezione della Commissione, caso per caso attribuire mezzo punto al punteggio pieno in eccesso o in difetto (per esempio il punteggio di 58.5 puo' essere portato a 59 o 58).

Il  punteggio  relativo  ad  ipoacusie  ad andamento fluttuante e fortemente  discontinuo  nel  tempo   (ipoacusie   di   trasmissione, ipoacusie di tipo misto, ipoacusie neuro-sensoriali con timpanogramma patologico, malattie di Meniere ecc.) deve scaturire da un periodo di osservazione  di  almeno  1  anno,  mediante l'esecuzione di almeno 3 esami oto-funzionali effettuati ogni 3-4 mesi. Il punteggio deriverà dalla media della perdita fra i tre esami. Inoltre e' raccomandata la revisione ogni tre anni.2)

La valutazione del grado di ipoacusia e il calcolo  del  punteggio vanno effettuati sempre a orecchio nudo, cioe' senza protesi. Ciò per numerosi motivi:

  • non  e'  possibile valutare l'efficacia e la resa protesica se non dopo un  adeguato periodo di allenamento e adattamento  variabile  da caso a caso.
    -la  valutazione  tradizionale  della resa protesica mediante esame audiometrico tonale in campo libero non e' idonea ed inoltre  non  e' acusticamente  corretto  paragonare  risposte  in  campo  libero  con risposte in cuffia.
  • l'unico  test  valido  per  verificare  la   resa   protesica  e' l'audiometria vocale effettuabile solo in pochi centri specializzati;inoltre  in tale metodica vengono utilizzati come unita' di misura dB SPL difficilmente convertibili in dB HTL;
    e  vengono  introdotti  gli stessi problemi valutativi legati all'impiego del campo libero di cui si è già accennato.
  • la  verifica  del  guadagno  prodotto  dalla protesi presuppone la contestuale verifica da parte della Commissione della correttezza sia della prescrizione che dell'applicazione della protesi.
  • notevolmente difficoltosa e aleatoria e' la valutazione in  termini medico-legali  del  vantaggio prodotto dall'uso di protesi acustiche, considerati gli svantaggi  che  presentano,  i  danni  estetici  che comportano  l'impossibilita'  di  impiegarli in ambienti rumorosi, le difficoltà di usarle durante il lavoro, l'affaticamento uditivo ecc.
  • appare più opportuno  effettuare  una  valutazione  teorica  sulla possibilità  o meno di applicazione di una protesi per ciascun grado di ipoacusie e laddove tale possibilità teorica  sussista  applicare una limitata riduzione del punteggio di invalidità.
  • la riduzione dell'invalidità nei casi di ipoacusia protesizzabile è stata fissata nella nostra tabella in 9 punti e riguarda tutte  le ipoacusie  pari  o inferiori a 245 dB sull'orecchio migliore; per cui partendo dalle ipoacusie bilaterali superiori a 245 dB  difficilmente protesizzabili a cui è riconosciuta una invalidità del 65% si passa alle  ipoacusie  bilaterali  pari  o inferiori a 245 dB sull'orecchio migliore  in  cui  la  protesizzazione  e'  possibile  e  a  cui   e' riconosciuta  una  invalidità  fino a un massimo del 59%; il livello critico di passaggio  da  una  ipoacusia  ben  protesizzabile  a  una ipoacusia  difficilmente protesizzabile è stato pertanto fissato sui 245 dB; al  di sotto di tale livello di perdita viene automaticamente applicata una riduzione del 9%  proprio  in  base  alla  possibilità dell'applicazione  di  un apparecchio protesico che può garantire in modo  totale  o  parziale  il  ripristino  funzionale   dell'apparato uditivo.

Nei  casi in cui non e' possibile utilizzare l'audiometria tonale liminare soggettiva, e quindi valori espressi  in  dB  HTL,  ma  solo tests  obiettivi  come  i potenziali evocati uditivi, e quindi valori espressi in  dB  SPL  la  tabella  può  essere  impiegata  nel  modo seguente:

  • conversione  dei  dB  SPL  (pressione acustica) in dB HTL (soglia soggettiva) ove la soglia ricavata sia stata espressa appunto  in  dB SPL.
  • somma della perdita in dB HTL sulle tre frequenze 500, 1000 e 2000 Hz  nel caso siano stati impiegati toni puri o stimoli caratterizzati in frequenza.
  • moltiplicazione  per  3  del  valore  di  perdita  riscontrato  e convertito  in dB HTL, ove sia impiegato un solo tipo di stimolo (per es. il click) non caratterizzabile in frequenza.

TABELLA

 

Ai fini della concessione  della  indennità  di  comunicazione  la dizione  "sordo  pre-linguale",  di  cui  all'art.  4, della Legge 21 novembre 1988, n. 508, deve considerarsi equivalente alla dizione  di "sordomuto"  di  cui  all'art.  1  della Legge 26 maggio 1970, n. 381 ("...si considera sordomuto il minorato sensoriale dell'udito affetto da sordità congenita o acquisita durante l'età evolutiva  che  gli abbia  impedito  il  normale  apprendimento  del  linguaggio parlato, purchè la sordità non  sia  di  natura  esclusivamente  psichica  o dipendente da causa di guerra, di lavoro o di servizio").
Viene precisato quanto segue:

  1.  ai  fini  dell'applicazione  delle  norme  sopracitate il termine conclusivo dell'"età evolutiva" va identificato  con  il  compimento del dodicesimo anno di età;
  2. la locuzione "che gli abbia impedito il normale apprendimento del linguaggio parlato" deve essere intesa  nel  senso  che  l'ipoacusia renda   o  abbia  reso  difficoltoso  il  normale  apprendimento  del linguaggio parlato.  I fattori che in una  ipoacusia  possono  rendere  difficoltoso  il normale  apprendimento  del  linguaggio  parlato  sono  molteplici  e complessi: primi, tra tutti, l'epoca di insorgenza dell'ipoacusia  in relazione  all'età  evolutiva  di  cui  al precedente punto a) ed il livello di perdita uditiva di cui al seguente punto c).
    Altri fattori importanti, ma aleatori e quindi non quantificabili ne' valutabili in sede normativa sono la precocità e la correttezza della  diagnosi  e del  trattamento,  il livello socio-culturale della famiglia ed altri ancora.
  3. esclusivamente ai  fini  della  concessione  della  indennità  di comunicazionel'ipoacusia  che  dà diritto  a beneficiare di tale indennità dev'essere:
    1.  pari o superiore a 60 dB di media tra le frequenze 500, 1000, 2000 Hz nell'orecchio migliore qualora il  richiedente  non  abbia  ancora compiuto il dodicesimo anno di età.
    2.  pari o superiore a 75 dB qualora il richiedente abbia compiuto il dodicesimo  anno  d'età  purchè   sia   dimostrabile   l'insorgenza dell'ipoacusia  prima del compimento del dodicesimo anno.
      A tal fine, faranno fede documenti clinici rilasciati da pubbliche  strutture  e, in  mancanza  di dati cronologici certi, la valutazione dei caratteri qualitativi e  quantitativi  del  linguaggio  parlato  e  dei  poteri comunicativi  nel  loro  insieme  da cui si possa desumere un'origine audiogena delle alterazioni fono-linguistiche presenti;
    3.  l'esame o  gli  esami  audiometrici  da  valutare  ai  fini  della concessione   dell'indennità   devono   essere  effettuati  dopo  il compimento del primo anno d'età;
    4.  l'esame o gli esami relativi ai pazienti di età inferiore  ai  12 anni  devono  riportare chiaramente un'attestazione di attendibilità dell'esame stesso (attendibile/non attendibile)  redatta  dal  medico esaminatore;
    5.  le ipoacusie di tipo trasmissivo o comunque che si accompagnano a timpanogrammi dimostranti  patologie  tubo-timpaniche  devono  essere valutate secondo i criteri già esposti per l'invalidità civile;
    6. l'esame impedenzometrico, anche per permettere una valutazione di cui al punto precedente, deve essere  obbligatoriamente  allegato  ad ogni   esame   audiometrico,   a   meno   che  non  vi  siano  chiare controindicazioni (otite cronica a timpano aperto, stenosi o  lesioni del condotto uditivo ecc.).
  4.  I beneficiari dell'indennità di comunicazione, concessa prima del compimento di dodici anni d'eta' a causa di perdita uditiva inferiore a  75  dB  di media tra le frequenze 500, 1000, 2000 Hz nell'orecchio migliore, decadono dal godimento del beneficio al compimento di detta età.In tutti i casi in cui i livelli di perdita uditiva siano inferiori a quelli sopra indicati o non sia dimostrabile un'epoca dell'insorgenza dell'ipoacusia  compresa  nell'arco   dell'eta'   evolutiva,   verrà effettuata una valutazione secondo i criteri dell'invalidità civile.
    Ai  fini  della  concessione  della  pensione di cui all'art. 1 della Legge 26 maggio 1970, n. 381 e successive modificazione, il requisito di soglia uditiva è da considerarsi corrispondente ad una  ipoacusia pari  o  superiore  a  75 dB HTL di media tra le frequenze 500, 1000, 2000 Hz sull'orecchio migliore, fermi restando  gli  altri  requisiti previsti dalla Legge sunnominata.
    Gli  accertamenti  sanitari relativi alla sordità prelinguale devono essere effettuati da medici specialisti in otorinolaringoiatria o  in audiologia o in foniatria.
    I valori di soglia uditiva suindicati sono da riferirsi a dB HTL;
    nel caso  gli esami clinici riportino valori espressi in dB SPL (come nel caso dei  potenziali  evocati)  questi  dovranno  debitamente  essere convertiti in dB HTL

 

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