Deficit dell’udito, nuovo studio sui rischi della sordità non trattata

Premessa

La perdita dell’udito negli anziani, secondo diverse ricerche, può avere un ruolo nell’isolamento sociale, depressione, disabilità, qualità della vita inferiore e rischio di demenza. Un nuovo studio(Datato 3 gennaio 2018 e  durato 25 anni), curato dai ricercartori dell’Inserm di Bordeaux (Francia) e pubblicato sulla rivista Journal of Gerontology (del quale vi riportiamo la traduzione qui sotto), ha valutato la relazione tra lo stato dell’udito e i quattro principali eventi avversi sulla salute: morte, demenza, depressione e disabilità.

Lo studio è stato presentato al Parlamento Europeo in occasione della Giornata mondiale dell’udito (World Hearing Day 2018, tenutosi lo scorso 3 marzo)  che quest’anno ha puntato sulla prevenzione per far fronte al trend in crescita dei disturbi dell’udito. Tra le linee guida della prevenzione ci sono:

  •  l’utilizzo di protezioni acustiche in luoghi rumorosi
  • il controllo periodico dell’udito
  • l’uso limitato di farmaci ototossici

In conclusione: in caso di un disturbo dell’udito, è necessario intervenire tempestivamente.

Traduzione Articolo

Fonte originale: Journal of Gerontology

Astratto

La perdita dell'udito negli anziani è sospettata di svolgere un ruolo nell'isolamento sociale, depressione, disabilità, qualità della vita inferiore e rischio di demenza. Tali associazioni sospette devono ancora essere consolidate con ulteriori ricerche. Con un follow-up particolarmente lungo, questo studio ha valutato la relazione tra lo stato dell'udito e i quattro principali eventi avversi sulla salute: morte, demenza, depressione e disabilità.

Metodi

Studio prospettico basato sulla comunità di 3777 partecipanti di età ≥65 seguiti per 25 anni.  1.289 hanno riferito problemi di udito e 2.290 non hanno riportato problemi. Il rischio di insorgenza di esiti negativi, tra cui morte, demenza, sintomi depressivi, disabilità nelle attività della vita quotidiana (ADL)(*) e le attività quotidiane strumentali (IADL)(**), è stato valutato con modelli di rischio proporzionale di Cox.

Risultati

Adattandosi a numerosi fattori confondenti, è stato riscontrato un aumento del rischio di invalidità e demenza per i partecipanti che hanno riferito problemi di udito. Un aumento del rischio di depressione è stato riscontrato negli uomini che hanno riferito problemi di udito. In ulteriori analisi esplorative, tali associazioni non sono state trovate in quei partecipanti che utilizzavano apparecchi acustici. La mortalità non era associata a perdita dell'udito auto-riportata.

Conclusioni

Il nostro studio conferma il forte legame tra lo stato dell'udito e il rischio di disabilità, demenza e depressione. Questi risultati evidenziano l'importanza di valutare le conseguenze del trattamento della perdita dell'udito negli anziani in ulteriori studi.

 

(*) Attività di vita quotidiana (ADLs o ADL ovvero activities of daily living) è un termine utilizzato nella sanità per definire le attività quotidiane per la cura personale

(**)  Le attività quotidiane strumentali (IADL) non sono necessarie per la funzionalità fondamentale ma rendono possibile la vita a un individuo all'interno della comunità.[7][8]

  • Lavori domestici
  • Preparazione dei pasti
  • Assunzione dei farmaci come prescritti
  • Gestione dei soldi
  • Spese inerenti a cibo e vestiario
  • Utilizzo di un telefono o altre forme di comunicazione
  • Trasporto all'interno della comunità

 

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