Cronaca del mio controllo a 12 mesi dall’attivazione

Si conclude positivamente a Padova il controllo dei 12 mesi dell’ic cochlear impiantato all’orecchio destro (a sinistra ho ancora la vecchia pa). Nel viaggio di ritorno in treno ho deciso di ingannare il tempo scrivendo una breve cronaca della giornata. Partito la mattina pochi minuti prima delle 8 dalla stazione di Ancona (circa 44 euro la tratta con 1 cambio a Bologna), arrivo a Padova attorno alle 12, in stazione perdo alcuni minuti sbagliando l’uscita :-), quindi ritorno indietro ed esco correttamente dall’uscita principale dove posso trovare dei taxi, è una giornata caldissima e sono in palese ritardo di una ventina di minuti sui piani, altrimenti avrei optato per una passeggiata di un paio di km, il taxi (costo di 7 euro) mi lascia comodamente davanti all’ingresso dell’ospedale (Monoblocco di Padova) alle 12.15 circa. Mentre mi avvio all’ascensore squilla il cellulare, ora con lo streaming su iphone riesco ad usarlo 🙂, hanno chiamato a casa perché non mi vedevano arrivare, accelero quindi il passo e in breve sono all’ascensore diretto al 6o piano, qualche altro minuto di forzata attesa per il passaggio obbligato in segreteria per le pratiche di rito, poi alle 12.45 circa si inizia la trafila dei controlli. Il primo step è quello in cabina per esame audiometrico e poi vocale con l’ic, i risultati confermano gli ottimi progressi ottenuti finora, anche se inciampo su alcune parole, frutto probabilmente più della stanchezza per l’arrivo di corsa, in una situazione più rilassata sono sicuro di poter far meglio. A seguire eccomi affidato alle mani dell’otorino per i controlli di rito ad orecchio interno e zona operata, tutto in regola, mi consigliano ancora lavaggi periodici delle orecchie con acido borico e nasali con soluzione fisiologica o salina. Quindi è il momento dell’aggiornamento della mappa, con piacere oggi ritrovo la dottoressa che mi attivò un anno fa (negli altri controlli si sono alternati altri dottori, credo dipenda dalla turnazione dell’ospedale), spiego le mie impressioni e cose da correggere dopo questi sei mesi, quindi si inizia il mappaggio vero e proprio con i test dei singoli suoni (frequenze), in questa fase per delle regolazioni ottimali è molto importante la sintonia tra paziente e tecnico, come sempre cerco di spiegarmi al meglio e spero che il tecnico capisca le mie impressioni e le attualizzi con buone regolazioni, infine chiedo la possibilità di attivare l’apertura del microfono tramite l’app, mi accontentano volentieri e anzi ritenendomi un paziente adatto a fare alcune regolazioni in autonomia mi attivano anche la possibilità di regolare alti e bassi, e il ForwardFocus una impostazione automatica che focalizza l’ascolto su chi parla attenuando invece i disturbi esterni, che dire, non potevo sperare in niente di meglio.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Come sempre l’ultimo step tocca alla logopedia, anche qui confermo gli ottimi progressi, qualche inciampo sulla discriminazione della lettera I ed O, ma nel complesso quasi il massimo dei risultati, quindi mi concedono libertà di scegliere se fare ulteriore logopedia o no, non è più indispensabile, probabilmente opterò per alcuni esercizi di perfezionamento a casa. Sono quasi le 14, la fame inizia a sentirsi, ma visti i miei ottimi progressi mi chiedono gentilmente se posso partecipare a dei test delle ragazze dell’università per alcuni studi sulle persone impiantate, accetto subito volentieri, mi sembra il minimo per ripagarli almeno in parte di quello che hanno fatto finora per me e magari contribuire a qualche miglioramento. Il primo test consiste nella visione di 15 brevi video dove si vede un primissimo piano di una ragazza che pronuncia delle sillabe, lo scopo è concentrarsi visivamente anche leggendo il labiale e contestualmente ascoltare, al termine del test mi spiega che audio e video sono stati montati in una maniera particolare con lo scopo di verificare se la fusione dei sensi vista-ascolto produce un risultato esatto, mi spiega che sono andato piuttosto bene e il test è riuscito. Il secondo test invece organizzato dal reparto di logopedia si svolge in una camera acustica dove registrano la mia voce e parlato in alcuni test che vanno dai vocalizzi, alla lettura di un brano, lo scopo è quello di analizzare la voce e il parlato delle persone impiantate, anche qui risultano soddisfatti. Lascio l’ospedale alle 14.30 circa, comincio a sentire un pò di stanchezza per cui decido di nuovo per la comodità del taxi per raggiungere la stazione (stessa tariffa dell’andata), quindi faccio il biglietto per Ancona, un frecciabianca in partenza alle 15.24, al modico prezzo di 48.50 euro, ma almeno non dovrò cambiare a Bologna, nell’attesa finalmente riesco a mettere qualcosa sotto i denti. Arrivederci Padova, ci rivediamo tra sei mesi con nuove impressioni ed esperienze, mi hanno già accennato che mi aspetteranno nuovi test allo scopo di raffinare e migliorare ancora la mappatura, con impegno e lavoro ad ogni step si cercherà di alzare l’asticella.  

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